Zone de Texte:  Per molti secoli, data la diffïcoltà di accesso e la distanza dalle strade di grande 
comunicazione, quali la via Latina (casilina) e quelle della valle di Comino, gli
abitanti di Terelle hanno goduto di una relativa tranquillità,quasi al margine dei
grandi e molteplici avvenimenti politici e soprattutto militari accaduti nella zona
e si sono dedicati alle attività agricole e pastorali. Ancora oggi sono rinomati
il grano,i legumi,le patate, le castagne,i tartufi.Ottime sono le salsicce e i prosciutti
di maiale e (più rari) di cinghiale.Molto ricercato l’abbacchio,saporiti i fimghi.

 Quando, ne1 sec. XIX, i nostri agricoltori scoprirono la possibilità di uscire dal 
lungo inverno della nostra altitudine e guadagnare qualcosa, dal tardo autunno fïno
all’approssimarsi della primavera,alcuni,lasciate in paese le famiglie,si trasferivano
a Terracina,a servizio dei coltivatori locali.Col passar degli anni,molti addirittura
vi si trasferirono in permanenza.
 
Altre emigrazioni:Francia e U.S.A.Negli anni 1959-60,molti in Canada
Australia,Svizzera,Gerrnania, Irlanda.
Nei periodi di massima espansione demografica, il numero degli abitanti di Terelle
ben superava le duemila unità.Attualmente ( Aprile .2000), non raggiunge le
seicento anime. Molti sono scesi a Cassino e dintorni. 

Ne1 maggio del 1411,Terelle ospito per una notte il re Ladislao, fuggito dalla
sconfitta subita presso Roccasecca dall’esercito di Luigi II”,Duca d’Angio.
Per circa due secoli vi prospero la vendita della neve, che veniva esportata a
Montecassino( cinque carichi di muli per tutti i giomi dell’anno), a San Germano,
Sant’Elia etc. Da Terelle alquanto agevoli sono le escursioni su Monte Cairo
(circa due ore) su1 Monte Obachelle (1447 m. s. m. circa tre ore) Pozzaconi, etc.